Le attività ed i requisiti richiesti ai volontari per partecipare al progetto Educare digitale della rete ANAS

Settore E – Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport

Area 23 – Educazione informatica

  • Contesto specifico del progetto (*)

 Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*)

Il progetto sarà implementato nelle seguenti tre regioni: Calabria, Puglia e Sicilia.

Le province coinvolte saranno: Taranto, Reggio Calabria, Bari, Agrigento, Palermo, Ragusa.

 Destinatari del progetto (*)

Destinatari diretti sono gli anziani, i disabili, i minori e le relative famiglie, i disoccupati, ma anche soggetti (sia italiani che stranieri) che si trovino in grave disagio sociale ed economico e che riscontrano difficoltà ad comunicare con le istituzioni via internet. Rappresenteranno uno strumento di garanzia dei loro diritti e di risposta ai loro bisogni. È attraverso questo servizio che tali soggetti potranno trovare un aiuto efficace ad orientarsi tra i servizi e le opportunità sociali, socio-assistenziali e socio-sanitarie, presenti sul territorio e soprattutto un sostegno concreto per accedere a tali risorse, grazie all’aiuto offerto nel facilitare gli iter burocratici: compilazione moduli, disbrigo delle pratiche, accompagnamento nell’iter procedurale, prenotazione appuntamenti.

  • Obiettivo del progetto (*)

Descrizione dell’obiettivo con chiara indicazione del contributo che fornisce alla piena realizzazione del programma (*)

Obiettivi generali

L’A.N.A.S. intende:

  • Incoraggiare e sviluppare la cultura del Servizio Civile Universale come strumento per i giovani, sia di tipo formativo che di aiuto della propria comunità locale.
  • Favorire l’accesso nella società della conoscenza a quanti hanno abbondantemente superato gli “anta”, rimuovendo il“digital divide” (ossia la discriminazione nell’accesso alle informazioni e alle tecnologie) e sostenendo la messa in rete del target individuato, che difficilmente potrebbero accedere alle risorse e ai valori disponibili in rete. L’obiettivo generale che si propone, quindi, è di ridurre gli effetti negativi del “digital divide” e di favorire il riavvicinamento e il dialogo fra le generazioni con il proporre, organizzare, gestire e diffondere corsi di alfabetizzazione informatica per la terza età.
  • Dare ai volontari la possibilità di acquisire abilità informatiche spendibili a livello lavorativo.
  • Messa a disposizione info point che forniscano ai cittadini più fragili informazioni e orientamento sui diritti e le opportunità sociali, sui servizi e gli interventi della rete dei servizi sociali e socio-sanitari dei territori di riferimento, su problematiche di tipo economico, agevolazioni alle famiglie, assistenza, pensione e occupazione.

L’idea è di utilizzare i giovani volontari per potenziare gli interventi di informazione e di supporto ai cittadini nell’orientamento all’accesso ai servizi, di favorire la messa in rete delle informazioni e di valorizzare le risorse esistenti sul territorio. Il tutto allo scopo di rendere coerenti e adeguati i “tempi delle notizie” con i bisogni informativi dei cittadini.

Obiettivi specifici:

  • Contribuire alla crescita personale del giovane volontario, educandolo alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato e fornendogli, al contempo, una serie di competenze e abilità (di base e specialistiche) facilmente spendibili nel mercato del lavoro.
  • Creare una rete diffusa di Sportelli territoriali a misura del cittadino e di facile “usabilità”.
  • Contribuire in maniera significativa a migliorare le condizioni di vita della popolazione ponendosi come intermediari con i pubblici servizi territoriali.
  • Contribuire in maniera significativa a migliorare l’accesso agli strumenti di sostegno socio-sanitario rivolti a soggetti “deboli”.
  • Migliorare e implementare il collegamento tra i cittadini e la rete dei servizi presenti nel territorio, riducendo le difficoltà di accesso.
  • Gli info point agiranno in favore di cittadini italiani e stranieri, aiutandoli a districarsi nei meandri della burocrazia, migliorando l’accesso alle risorse e agli aiuti sociali e sanitari, sia pubblici che privati. Particolare attenzione sarà rivolta alle famiglie in stato di disagio economico, alle persone anziane, ai disabili, ai giovani disoccupati ed agli immigrati. In particolare, attraverso una specifica azione di “front-office”, di gestione del primo contatto, dell’informazione e dell’orientamento, interverranno:

o       in caso si tratti di cittadini che intendono afferire ai Servizi Sociali Territoriali con richieste già definite, indirizzandoli agli uffici competenti, offrendo loro indicazioni rispetto ai diritti e alle prestazioni erogate sul territorio e spiegazioni sulle modalità di accesso alle stesse.

o       fornendo direttamente ai cittadini informazioni e assistenza su disbrigo pratiche.

Allo scopo di verificare il raggiungimento degli obiettivi progettuali, si farà ricorso a all’utilizzo di indicatori verificabili. In particolare saranno utilizzati:

Indicatori quantitativi:

  • Numero e tipologia di soggetti che accedono agli Sportelli;
  • Tipologia delle richieste;
  • Numero di soggetti che accedono ai servizi specifici.
  • Tipologia dei servizi richiesti;
  • Numero di soggetti inviati ai servizi pubblici territoriali;
  • Numero di soggetti coinvolti nelle attività di animazione territoriale;
  • Numero e tipologia di interventi di animazione territoriale realizzati.

Indicatori qualitativi:

  • Competenze acquisite dai volontari;
  • Bilancio di esperienze
  • Grado di soddisfazione espresso dagli utenti in merito a qualità e completezza di informazioni ricevute
  • Soddisfazione riguardo la competenza degli operatori
  • Potenziamento e miglioramento del dialogo e dello scambio tra cittadini e istituzioni, agenzie, associazioni presenti nel contesto con funzioni sociali e assistenziali.

Il progetto contribuisce alla piena realizzazione del programma di riferimento in quanto mette in campo una serie di azioni per realizzare concretamente contesti inclusivi, che si ispirano ai valori della solidarietà, mettendo a disposizione di tutti i cittadini dei servizi di supporto finalizzati ad abbattere le barriere relazionali e burocratico-amministrative.

Gli enti co-progettanti fanno parte della rete dell’Anas in qualità di affiliate in promuovono i medesimi scopi statutari. Le affiliate svolgono attività sociali e di assistenza nel rispetto del regolamento dell’Anas, pertanto gli obiettivi generali e specifici individuati sono condivisi.

L’attività di co-progettazione fa si che poter sviluppare sinergie condivise e crescita culturale e sociale.

  • Attività con relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse impiegate nel progetto (*)

 

Il progetto Educare Digitale, in linea con quanto stabilito da Agenda 2030, intende diminuire lo stato di fragilità materiale e relazionale in cui versano numerose famiglie e singoli cittadini, puntando a contribuire alla riduzione dello stato di emarginazione sociale, migliorare la qualità di vita delle famiglie e garantire un più facile accesso ai servizi socio-sanitari offerti dal territorio.

Il raggiungimento degli obiettivi progettuali sarà garantito dalla messa in atto delle seguenti attività:

 

Costituzione del gruppo di progetto

Durante la prima settimana si riunirà il gruppo di progetto composto dalle figure delle sedi locali di servizio civile universale e dalle figure individuate dall’ente attuatore per la realizzazione delle attività progettuali. Nel corso delle riunioni saranno individuati gli spazi da destinare agli Sportelli e saranno definiti i contenuti informativi da presentare ai volontari e al territorio per i servizi offerti.

Accoglienza e inserimento dei volontari

Tale fase rappresenta uno dei momenti più delicati del progetto. I ragazzi scelgono di fare l’esperienza del servizio civile universale sono ragazzi che hanno appena concluso il ciclo di istruzione secondaria superiore e la maggior parte non ha nessuna esperienza formativa e professionalizzante extra-scolastica. I volontari saranno affiancati da personale dell’ente e da operatori esperti degli enti partner. I volontari saranno inseriti in modo guidato nelle rispettive sedi operative di progetto attraverso un’azione di coordinamento svolta dallo staff dell’ente con gli OLP che avranno il compito di facilitare la gestione degli sportelli. Questa fase è anche finalizzata alla conoscenza reciproca (volontario-ente) ed alla individuazione delle competenze di base e delle attitudini individuali del volontario che verranno testate attraverso un colloquio. Tale fase avrà la durata di una settimana.

 

Formazione dei volontari

La fase formativa si articola in formazione generale, che avrà la durata complessiva di 42 ore (di 32 ore di formazione in aula, attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali, e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza FAD), e formazione specifica, pari a 72 ore così suddivisa: 34 ore (da svolgersi in presenza) durante le quali saranno fornite ai volontari tutte le informazioni e gli strumenti utili per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile universale, facendo acquisire delle competenze che contribuiranno ad accrescere la loro partecipazione attiva alla vita della società; e 38 ore di formazione specifica saranno erogate dal Dipartimento per le politiche sociali giovanili e il servizio civile universale in sinergia con il dipartimento per la trasformazione digitale

Messa in Rete dei Servizi Territoriali

In questa fase sarà realizzato un lavoro di messa in rete dei servizi territoriali presenti, allo scopo di avere un quadro più completo e aggiornato delle opportunità offerte dal territorio. I dati raccolti saranno sistematizzati in modo da poter dare delle risposte precise e puntuali agli utenti. Sarà pertanto predisposta una scheda di rilevamento dati che conterrà le seguenti informazioni: Ente/Servizio, Tipologia ente, Indirizzo completo di recapiti telefonici ed e-mail, Responsabili/Referenti, Aree d’intervento, Territorio di competenza, Servizi erogati, Giorni e orari di ricevimento, Eventuali sinergie in atto.

Indicatore di risultato: numero di servizi mappati.

Informazione/Pubblicizzazione attività

Il primo passo da compiere è informare i ragazzi sull’iter di partecipazione al Servizio civile universale. Per fare ciò e per raggiungere il maggior numero di utenti, sarà attivata una pagina dedicata nel sito del proponente, e le notizie saranno divulgate anche attraverso i principali Social Network e il supporto dell’ampia rete del proponente (costituita dalle diramazioni territoriali e dagli enti affiliati), capillarmente diffusa su tutto il territorio nazionale.  Degli operatori risponderanno al telefono e alle e-mail per fornire eventuali ulteriori chiarimenti.

Contestualmente, sarà realizzata una campagna volta a informare sulla tipologia di servizi offerti e le modalità di accesso agli stessi. A tale scopo sarà realizzato del materiale informativo (volantini e brochure), oltre alla diffusione dello stesso attraverso il sito Internet, i canali social e la rete del proponente.

Indicatori di risultato: numero di volantini/brochure consegnati; numero di contatti web.

Indicatore di risultato: numero di volantini/brochure divulgati.

Attività di Info Point

Gli Info Pointsaranno avviati intorno alla decima settimana. Forniranno una serie di servizi rivolti a diverse tipologie di utenza, sia italiana che straniera. Tali soggetti accederanno agli stessi attraverso un percorso di prima accoglienza, condotto da un operatore della sede A.N.A.S. e da un volontario, che comprende un colloquio, finalizzato alla conoscenza reciproca ed all’individuazione dei bisogni e la compilazione di una scheda che raccolga, oltre ai dati anagrafici, informazioni sulle aspettative, i bisogni, gli ambiti di interesse espressi. A questo punto l’utente viene supportato per il disbrigo patiche online o per tutte le attività di assistenza necessarie da effettuare online.

Al termine del percorso gli verrà somministrato un questionario di customer satisfaction per verificare il funzionamento degli sportelli.

Attività legate alla crescita personale del volontario del SCU

Sarà pianificato un incontro al mese tra tutti i volontari dello stesso progetto, al fine di far scaturire dei momenti di confronto costruttivo, motivarli e farli carico delle finalità progettuali già sviluppate e su quelle ancora da attuare. Saranno previste diverse occasioni di socializzazione e attività congiunte tra i giovani volontari che opereranno nelle varie sedi di Servizio civile universale. Inoltre, a conclusione del progetto, i volontari dovranno compilare il proprio Bilancio di esperienza.

 

Monitoraggio e Valutazione

Nel corso di tutto il progetto, un esperto realizzerà un’azione di monitoraggio costante sia delle azioni dei volontari, sia delle attività progettuali, predisponendo gli strumenti necessari, coordinando la rilevazione dei dati, redigendo i rapporti di monitoraggio e quello di valutazione finale. Gli enti co-progettanti fanno parte della rete dell’Anas in qualità di affiliate in promuovono i medesimi scopi statutari. Le affiliate svolgono attività sociali e di assistenza nel rispetto del regolamento dell’Anas, pertanto gli obiettivi generali e specifici individuati sono condivisi. Il responsabile della sede coadiuva e supporta l’ente proponente nello nell’attività di monitoraggio e supporto dei volontari che operano nella loro sede e nel loro territorio.

Gli enti co-progettanti fanno parte della rete dell’Anas in qualità di affiliate in promuovono i medesimi scopi statutari. Le affiliate svolgono attività sociali e di assistenza nel rispetto del regolamento dell’Anas, pertanto gli obiettivi generali e specifici individuati sono condivisi. Il responsabile della sede coadiuva e supporta l’ente proponente nello nell’attività di monitoraggio e supporto dei volontari che operano nella loro sede e nel loro territorio.

 

8) Tempi di realizzazione delle attività del progetto

Il progetto avrà una durata di 12 mesi.

 

9) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto(*)

I protagonisti dell’iniziativa saranno i volontari e pertanto essi avranno il compito prioritario di sviluppare il progetto nelle sue diverse fasi affiancati dal personale interno. Essi avranno l’opportunità di condurre un’esperienza di cittadinanza attiva che favorirà la loro crescita sia personale che professionale.

La prima parte avrà una connotazione a carattere prettamente formativo e d’apprendimento oltre che di inserimento nel contesto sociale, mentre nella seconda parte i volontari saranno affiancati da operatori delle sedi per apportare un reale, consistente e sempre più specializzato ricambio generazionale. La presenza di un aiuto supplementare permette inoltre d’integrare ed arricchire le attività che si svolgono all’interno ed all’esterno delle strutture. La responsabilità dell’agire educativo è sempre ed esclusivamente in capo agli operatori: com’è comprensibile, ci si trova di fronte a situazioni particolarmente delicate e quindi non c’è spazio per la libera iniziativa non concordata con i colleghi. Il volontario è formato per affrontare tutte le difficoltà insite in un incarico complesso, ma soprattutto egli è sempre affiancato da un operatore che lo supporta con la propria presenza, fornendogli suggerimenti cui egli deve attenersi. Nello specifico il ruolo dei volontari sarà quello di affiancare i tecnici dell’associazione, i dirigenti, il personale incaricato nella conduzione delle attività, di raccogliere il flusso di domande, razionalizzare e predisporre con i tecnici le risposte e la documentazione informativa, tenere costantemente aggiornata la frequenza degli utenti, fornire qualche basilare risposta agli interrogativi di più semplice soluzione, collaborare nell’implementazione della rete, nella realizzazione di azioni di Empowerment sociale e nella promozione della cittadinanza attiva.

In conclusione, quindi, i volontari tra i momenti di alta formazione, i momenti di aggregazione degli eventi ed i momenti dello svolgimento dei lavori, faranno un’esperienza di grande accrescimento personale, sociale e culturale, che agevolerà anche nel futuro contesto lavorativo.

Nel corso della prima settimana i giovani volontari saranno accolti ed inseriti nella struttura associativa. In questo periodo saranno organizzati:

degli incontri in presenza fra i volontari, i responsabili del proponente e i referenti delle sedi di attuazione, raggruppandoli, per motivi organizzativi, in base alla vicinanza dei territori di appartenenza. Sarà un’occasione per far conoscere il programma, i progetti che lo compongono e l’ente attuatore, dando modo ai volontari di calarsi perfettamente all’interno del contesto in cui dovranno andare ad operare;

un incontro di accoglienza a cui prenderanno parte il referente locale, gli operatori locali di progetto e gli operatori dell’associazione, con lo scopo di fornire ai volontari del servizio civile universale informazioni dettagliate sul progetto di riferimento e sul ruolo che avranno all’interno dello stesso, facilitando un primo contatto conoscitivo della realtà del territorio e delle persone che frequentano l’associazione a vario titolo: soci, utenti dei servizi, operatori, semplici cittadini.

Dopo la fase di inserimento seguirà la fase formativa, articolata in formazione generale (42 ore) e formazione specifica, pari a 72 ore così suddivisa: 34 ore (da svolgersi in presenza) durante le quali saranno fornite ai volontari tutte le informazioni e gli strumenti utili per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile universale, facendo acquisire delle competenze che contribuiranno ad accrescere la loro partecipazione attiva alla vita della società; e 38 ore di formazione specifica saranno erogate dal Dipartimento per le politiche sociali giovanili e il servizio civile universale in sinergia con il dipartimento per la trasformazione digitale.

In seguito, i volontari, saranno coinvolti nel percorso di accoglienza dell’utenza, collaboreranno allo svolgimento dei colloqui e alla descrizione dei servizi offerti dall’A.N.A.S.

Accoglienza degli utenti

In questa fase i volontari di Servizio Civile Universale impegnati nel progetto verranno coinvolti attivamente sia per la realizzazione del colloquio iniziale con l’utenza, utilizzando la “scheda utente” appositamente predisposta, sia per la spiegazione dei servizi offerti. In tal modo potranno sperimentarsi nel primo rapporto con i destinatari del progetto e assumere un ruolo di riferimento per l’organizzazione delle attività: il percorso di accoglienza è infatti un momento particolarmente delicato, in quanto occorre dimostrare ottime capacità di ascolto per interpretare correttamente le reali esigenze delle persone che ci si trova di fronte indirizzandole verso il servizio più idoneo.

In tal senso, verrà richiesta ai volontari particolare attenzione e precisione nella compilazione delle “schede utenti”.

Attività di Info Point

L’Info Point prevede al suo interno diverse tipologie di servizi: Segretariato Sociale; Informazione e orientamento su agevolazioni fiscali, servizi di assistenza domiciliare, sostegno economico, esenzioni, ecc.; Informazione e orientamento Immigrati.

Attività preliminare è la realizzazione di una banca dati contenente indirizzi di soggetti pubblici e privati che offrono servizi ai cittadini negli ambiti di intervento individuati. I giovani di SCU verranno pertanto coinvolti nelle seguenti attività:

  1. a) Contattare i soggetti che operano nel territorio
  2. b) Compilare la scheda di rilevazione dati
  3. c) Organizzare e inserire le informazioni rilevate all’interno della banca dati.

Per quanto riguarda l’attività di sportello vera e propria, i volontari avranno il compito di: promuovere i servizi, ricercare periodicamente le iniziative locali a favore dei cittadini, collaborare con gli OLP e gli altri operatori nell’allestimento dei locali e nell’avvio delle attività di sportello, nella raccolta e verifica del funzionamento dello sportello attraverso la somministrazione delle schede di customer satisfaction all’utenza.

Dal momento che lo sportello offre una consulenza tecnica e specifica in diversi ambiti, espletata – come previsto – da personale esperto e preparato e non dai giovani di Servizio Civile Universale, a questi ultimi è destinato il compito di accogliere gli utenti e di indirizzarli al personale di sportello.

I volontari svolgeranno, pertanto, un ruolo di prima accoglienza così da istaurare una prima conoscenza e presentare la rosa di attività attivate nell’ambito del progetto.

Messa in rete dei servizi, Animazione Territoriale ed Empowerment sociale

I volontari collaboreranno con i tecnici dell’associazione, i dirigenti ed il personale incaricato nella conduzione delle attività  di supporto tecnologico fornito al cittadino.

I giovani di Servizio civile universale potranno, pertanto, contribuire attivamente a migliorare l’accesso alle informazioni da parte dei cittadini, promuovendone, in tal modo, la capacità di contribuire attivamente al loro stesso benessere.

Sarà pianificato un incontro al mese tra tutti i volontari dello stesso progetto, al fine di far scaturire dei momenti di confronto costruttivo, motivarli e farli carico delle finalità progettuali già sviluppate e su quelle ancora da attuare.

Il volontario ha un ruolo cardine per quasi tutte le attività che si svolgeranno all’interno dello sportello. Ricopre diversi compiti che vanno a completare il lavoro già svolto all’interno della sede e porteranno a compimento l’obiettivo progettuale. I volontari, grazie a questo progetto, hanno un’immagine molto più concreta del concetto di cittadinanza attiva e del contributo sociale avranno modo di accrescere il loro bagaglio tecnico-professionale in attinenza al settore di intervento individuato. Il presente progetto mira a contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani che svolgeranno il servizio civile. Praticamente migliorare l’efficienza, l’accessibilità e la conoscenza dei servizi telematici del territorio e consentire al cittadino e alle imprese di accedere in maniera unitaria ai servizi della PA in una modalità multicanale (internet, call center) e inoltre sensibilizzare la cittadinanza all’uso del computer e del mezzo digitale nel rapporto quotidiano con la Pubblica Amministrazione. Diventa quindi fondamentale comunicare con il territorio ed è importante affiancare attività di consulenza alle persone che si trovano a muovere i primi passi utilizzando nuovi strumenti.

  1. Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio

Flessibilità oraria, perché le attività progettuali potrebbero svolgersi sia al mattino che al pomeriggio e, occasionalmente, di sabato mattina, e la formazione potrebbe essere fatta nei fine settimana.

Disponibilità agli spostamenti, nel caso di incontri, convegni, ed ogni altra esigenza progettuale da svolgersi al di fuori della sede di assegnazione.

 

 

FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI

  • Sede di realizzazione (*)

La formazione generale sarà svolta presso le seguenti sedi:

Via Azolino Hazon 4                          PALERMO

C/da Landrelli 27/b                           ARDORE (RC)

Via Napoleone Colajanni 27           BARI

Via Modena 52                                  RAFFADALI (AG)

18) Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo(*)

Il percorso formativo sarà così articolato:

Modulo 1 – Presentazione del progetto e del programma formativo e valutazione delle competenze in ingresso – Durata 2 ore

Contenuti: presentazione del progetto di SCN e del programma didattico, le competenze che verranno acquisite; valutazione delle competenze di ingresso attraverso un questionario.

Modulo 2 – I rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile – Durata 12 ore

informazione sugli eventuali rischi a cui il volontario potrebbe andare incontro nello svolgimento del proprio lavoro; le misure di prevenzione e di emergenza in relazione all’attività del volontario; modalità di organizzazione del servizio; analisi e valutazione di possibili interferenze tra le attività del volontario e quelle svolte normalmente nell’organizzazione ospitante.

Modulo 3 – Modelli comunicativi e relazionali – Durata 5 ore

Contenuti: I processi di comunicazione; modelli di comunicazione interpersonale; la comunicazione esterna e la comunicazione interna; la relazione di aiuto; la gestione dei conflitti e la mediazione; il lavoro di gruppo e le sue dinamiche; tecniche di comunicazione efficace; la comunicazione nell’era di Internet; studi di casi.

Modulo 4 – La sicurezza informatica – Durata: 10 ore –

La salvaguardia dei dati; security risk.

Modulo 5 – L’erogazione dei servizi e la customer satisfaction – Durata 3 ore

Contenuti: pianificazione ed organizzazione dell’attività; la pianificazione strategica dei servizi; la qualità dei servizi; la customer satisfaction; la gestione dei reclami; la compilazione della scheda utente; le principali disposizioni in materia di tutela della privacy; l’aggiornamento della banca dati.

Modulo 6 – Valutazione delle competenze in uscita – Durata 2 ore  

Contenuti: valutazione, attraverso un questionario, delle competenze in uscita acquisite dai volontari.

Durata (*)

72 ore di cui 38 erogate dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, coadiuvato dal Dipartimento per la trasformazione digitale e 34 erogate dall’ente.

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it dove è possibile scegliere il progetto per il quale candidarsi.

Per qualsiasi informazione o supporto contattare il numero 3458453752 o recarsi presso la nostra sede sita in via Azolino Hazon, 4 Palermo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

Si allegano:

 
 
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